Random Content: Abbronzatura, prodotti top e come evitare di spellarsi

25 agosto 2015

Abbronzatura. Era da un po' che non ne parlavo qui sul blog a parte i soliti 'io ed il mare siamo una cosa sola', 'amo l'abbronzatura' ed altre frasette altrettanto profonde e pregne di significato. Oggi vorrei parlarne in senso più generale, vorrei spiegarvi come mi prendo cura della mia abbronzatura sotto molti punti di vista.


Come già sappiamo, l'abbronzatura non è altro che - in parole povere, uno scudo che adotta la pelle per proteggersi dai raggi emanati dal sole. Quindi diciamo che, concorrere per ottenere un'abbronzatura rapida, sana e duratura non è affatto semplice in quanto, come per la maggior parte delle cose è un procedimento che si sviluppa gradualmente. Nel caso di docce e lettini solari, tale procedimento viene forzato ad accelerarsi e per logica, piegare la natura a ritmi e dinamiche anomali è sempre un male. Un esempio pratico e lampante si può osservare tra le diete più aggressive, ovvero quelle che pretendono un consumo di 500 kcal giornaliere o addirittura il digiuno, pasti esclusivamente liquidi e via discorrendo; i risultati sono immediatamente visibili ma poco duraturi: per mantenere la nuova forma fisica garantita dalla dieta intrapresa, bisognerebbe consumare il presunto apporto calorico per tutta la vita. Lo stesso ragionamento va fatto per l'abbronzatura: ciò che avviene lentamente è sano e duraturo, mentre la via per così dire più semplice e immediata è in realtà quella più inefficace. 

Una buona tintarella ci fa apparire subito più salubri, in forma e carine; riesce a nascondere le occhiaie se ne abbiamo, ed esercita la produzione di vitamina E. C'è da sapere per contro, che le  esposizioni al sole (specie se lunghe e protratte nel tempo) favoriscono un invecchiamento precoce della pelle ed aumentano il rischio di melanomi.

L'alimentazione svolge un ruolo importantissimo, per non dire essenziale. Il consumo di frutta e verdura in abbondanza contenenti vitamine cosiddette ACE (A, C ed E) sta alla base di un'abbronzatura sana, graduale e intensa. Li riconosciamo dal loro tipico colore più caldo e vivido tipicamente estivo: il pomodoro è ricco di licopene, è anche un potente (e buonissimo!) anti cancerogeno; il peperone contiene sali minerali in abbondanza, vitamina A e C; la buonissima carota in centrifugati di frutta e verdura è una buona fonte di vitamina A, la pesca contiene zinco, l'albicocca è ricca di vitamina A, potassio e betacarotene ed ultimo ma non ultimo il dolcissimo melone ci riserva la vitamina C.

I centrifugati freschi sono l'ideale, il mio preferito è fatto con pesca, carota e melone, senza zuccheri aggiunti e con tanto ghiaccio per combattere il caldo. 

Anche preparare la pelle all'abbronzatura è un passaggio da non dover trascurare. La pelle secca, disidratata e ruvida reagisce meno alle esposizioni, dunque va idratata prima e dopo
Lo scrub per esempio, revitalizza la pelle eliminando le cellule morte e stimola la circolazione, il mio preferito e quello che uso attualmente è lo Scrub ai burri vegetali e melissa di Biofficina Toscana, ma se lo preferite, potete armarvi di santa pazienza e prepararne uno handmade, i più gettonati sono a base di yogurt greco e zucchero di canna (o qualsiasi altra cosa, l'importante è che vi sia una base cremosa ed una granulosa), assicuratevi che l'impasto sia morbido ma compatto, è possibile aggiungere più o meno zucchero in base alla sensibilità della vostra pelle. Anche l'olio per il corpo su pelle umida o bagnata è uno dei miei rituali post abbronzatura direi immancabile, io uso l'Olio della Dea Vaniglia e Monoi de Il Calderone di Gaia ma anche in questo caso vi sono diversissime alternative, il potente e antiossidante olio extravergine d'oliva per esempo, può essere ben sostituito ad un qualsiasi olio per il corpo.
Anche creme, fluidi e burri per il corpo aggiungono la giusta idratazione; con il caldo la mia pelle mal sopporta le creme molto ricche, dunque per questa estate ho scelto il Fluido corpo al peperoncino di Biofficina Toscana, disponibile in altre varianti quali quella al miele e quella all'olivello spinoso. 

Ma parliamo della protezione, questa direi sconosciutissima. Tempo addietro ero convinta che se avessi usato un prodotto contenente un qualsiasi filtro protettivo non mi sarei mai abbronzata, in parole povere collegavo il fattore di protezione ad una situazione sfavorevole per l'abbronzatura. So per certo che questo concetto sbagliato e infondato su ogni fronte sia tutt'ora condiviso da molta gente. Ho provato sulla mia pelle e sono in grado di affermare con una certa sicurezza che spalmarsi di olio sprovvisto di protezione alle prime esposizioni non porta che ad una bella scottatura, che a sua volta, favorisce la pelle a spellarsi e quindi ad eliminare lo strato di pelle che cercava di proteggersi senza però riuscirci. Proteggersi dai filtri emanati dal sole non vuol dire schermare l'abbronzatura, in quanto sarebbe impossibile farlo considerando la potenza effettiva dei raggi UVA e UVB che raggiungono la Terra. Basti pensare ai bambini, perennemente coperti di  fattore 50+ sin dalle prime esposizioni alle ultime, non sono forse loro quelli più scuri delle nostre spiagge? Un motivo ci sarà!
Quindi proteggersi dai filtri irradiati dal sole non solo protegge e limita il rischio di tumori della pelle, ma garantisce la stessa a reagire e quindi ad abbronzarsi.
Per questa estate ho scelto i solari Alkemilla: la Crema solare SPF 50+ e l'Olio solare protettivo SPF 30, entrambi contenenti esclusivamente filtri chimici, ma vi sono diverse varianti in commercio contenenti filtri misti o esclusivamente fisici se non temete la patina bianca che li caratterizza. C'è chi dice che il fattore di protezione vada scelto in base al proprio fototipo ma personalmente, penso che adottare le protezioni più alte almeno per le prime esposizioni sia meglio e più sicuro.
Mantenere l'abbronzatura è relativamente difficile ma non impossibile. Chiaro è il fatto che più frequentemente vi esponete al sole, più la pelle si abitua a reagire e la melanina si attiva. Le esposizioni migliori sono quelle in riva al mare o nell'acqua, anche qui basta dare un'occhio alle abitudini dei bambini per trarre il meglio dall'abbronzatura: si espongono durante le ore meno calde del giorno e sempre in riva al mare, sono quasi sempre bagnati (l'acqua agisce come uno specchio, attirando i raggi solari), fattore da non sottovalutare. E così faccio io, proprio come i bambini: mi sdraio o chiacchiero sul bagnasciuga e mi ritiro sotto l'ombrellone durante le ore più calde, mi immergo spesso nell'acqua e riapplico una o due volte il fattore di protezione che porto con me. Tornata a casa e fatta la doccia, stendo su tutta la pelle uno strato di Latte doposole Alkemilla, che aiuta a mantenere la pelle ben idratata ed elastica e di conseguenza, poco predisposta a spellarsi.


E questo è tutto quel che faccio per ottenere una buona abbronzatura. Anche voi siete amanti dell'abbronzatura o preferite rintanarvi sotto l'ombrellone? Quali sono i vostri prodotti top?



 
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